Matteo 5,17-19 con il commento di padre Silvano Fausti



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 5, 17-19

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Recita
Giulia Mazzini

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Qui ci troviamo col Vangelo di Matteo che è rivolto a dei cristiani che vengono dal Giudaismo e vuol mostrare come in Gesù si compia la legge mosaica e la profezia, cioè Gesù è il compimento della promessa a Israele, e quindi è anche un tema che è molto interessante anche per noi perché effettivamente Gesù è comprensibile solo come compimento della promessa di Israele. E poi circa il discorso della legge, chi ha fatto Paolo ha già sentito il discorso di Paolo sulla legge, come Gesù ci libera dalla legge, dalla schiavitù della legge, nel senso che la Legge è buona, è il cammino per la vita, è il custode della vita, ma la legge non dà la vita. Se è giusta la legge, punisce chi sbaglia, quindi ti dice dov’è l’errore. Siccome tutti sbagliamo, la legge non fa altro che evidenziare i nostri errori, quindi la legge non salva nessuno ma ci condanna tutti. Quindi siamo tutti sotto la condanna della Legge e la schiavitù della legge e Gesù è venuto a liberarci con la sua morte in Croce da questa condanna. da questa schiavitù. Quindi Gesù è il compimento della legge, quindi quello che Lui fa e dice è semplicemente quel cammino che Dio concede a ogni uomo in Gesù e il dono che ci fa di poter vivere da uomini nuovi, da uomini che sanno finalmente vivere la legge, e per legge si intende ormai qualcosa di preciso, non l’insieme di tutte le minuzie, ma la legge intesa come amore di Dio e amore del prossimo. E chi ama compie tutta la legge.

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