Luca 24,46-53: "Gesù sale in cielo...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 24,46-53

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Recita 
Valentina Rastelli

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Oggi festeggiamo l'Ascensione di Gesù. Gesù sale in cielo. San Paolo elabora questo concetto e scrive così alla comunità di Efeso: "Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa....".
Questa della salita quindi è in rapporto con la sua discesa . Ora noi sappiamo che Gesù è disceso dal cielo. Per lo meno lo sappiamo dal bel canto di sant' Alfonso Maria de Liguori: Tu scendi dalle stelle o Re del cielo.  Sappiamo bene come è andata. "A Colui che del mondo è il creatore mancano panni e fuoco, proprio a Lui, il nostro Signore". Nello scendere sulla terra Gesù si spoglia della sua divinità per condividere la nostra povera natura umana.
Ecco oggi invece non contempliamo la discesa, bensì la risalita. Non la spogliazione, ma il rivestirsi di gloria. Non il fallimento, ma il trionfo. Infatti è un ritorno trionfale quello di Gesù. E non torna da solo. Se nello scendere è solo, oggi invece è accompagnato dall’umanità redenta. Porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della sua misericordia.
Non solo. In questo viaggio sulla terra con biglietto di andata e ritorno Gesù ha compiuto la missione del Padre: quella di risintonizzare l’umanità a Dio.
Qualche volta ho fatto l’esempio dell’antennista. Pensate a queste parabole di Sky tutte ben orientate, tutte alla stessa maniera e nella stessa direzione verso il satellite che fornisce il segnale.
Se qualcuno fosse in grado di spostarle di qualche grado, ebbene addio reality show.
Ecco nella storia della Salvezza Gesù viene come un "antennista" sulla terra. Viene a risistemare la connessione perduta con il Padre, a risintonizzare i cuori verso la sorgente della vita.
E oggi torna a casa fiero del suo lavoro, senza aver chiesto compensi a nessuno. Anzi il conto lo ha pagato tutto LUI.

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