Giovanni 13,16-20: "...una finestra sull'infinito...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 13,16-20

Testo del Vangelo
Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Il brano audio è tratto da "Uomini e profeti", trasmissione di RaiTre
Puntata del 22/04/2018: Narrazioni. Contaminazioni del sacro. Con Silvia Ronchey III. puntata "Immagini tra devozione e distruzione".

Meditazione
Proviamo a contemplare quest’ultima icona del Vangelo di oggi: Dice Gesù: "In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato".
Pensate: chi accoglie colui che Gesù manda, cioè noi cristiani, accoglie lo stesso Dio. Un documento fondamentale del Concilio Vaticano II che si chiama Lumen Gentium dice così subito al primo capitolo:

[...] La Chiesa è, in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano.

La Chiesa ricordiamocelo siamo tutti noi, mattoni viventi dell’unico edificio spirituale che è appunto la Chiesa di Gesù. E tutto parte da un invio come aggiunge poi il testo conciliare al numero 3 del primo capitolo. Dice così:

"È venuto quindi il Figlio, mandato dal Padre, il quale ci ha scelti in lui prima della fondazione del mondo [...] perché in lui volle accentrare tutte le cose (cfr. Ef 1,4-5 e 10). Perciò Cristo, per adempiere la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il regno dei cieli e ci ha rivelato il mistero di lui, e con la sua obbedienza ha operato la redenzione. La Chiesa, ossia il regno di Cristo già presente in mistero, per la potenza di Dio cresce visibilmente nel mondo".

Ecco la Chiesa "cresce visibilmente nel mondo", perchè ci sono cristiani capaci di visibilizzare l’invisibile. Tutto questo accade quando il servo non si crede più grande del padrone o quando peggio ancora diventa venditore di sacro e non trasparenza del sacro. Cioè strumentalizza Dio per i propri fini.
Il cristiano deve essere di fronte al mondo una icona sacra. Sapete cos’è una icona? Ve lo faccio raccontare da uno dei più grandi maestri d’oriente dell’ultimo secolo, Pavel Florenskij e con questa spiegazione, con l’augurio di essere sempre più una icona visibile del Dio invisibile, vi lascio...

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