
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 10, 1-10
Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».
Recita
Sabrina Boschetti
Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Meditazione
Il Buon Pastore conosce la voce delle sue pecore. Siamo noi che invece rischiamo di non conoscere le Sua voce. Il problema è di stabilire la connessione giusta. Avete presente quando il nostro smartphone va alla ricerca di reti wifi? Ne trova tante. Di quelle solamente una è quella giusta. Alcune non si agganciano, altre potrebbero anche aggganciarsi ma non ci danno la connessione ad Internet. Una invece si aggancia e ci permette di navigare. Ecco, dobbiamo essere capaci di agganciare Gesù, il Buon pastore.
Gesù parla di mercenari che approfittano delle pecore e li abbandonano ai lupi. Tutto perchè noi pecore non sappiamo distinguere tra il vero e il falso. Prendiamo lucciole per lanterne. Come quando su Internet ci offrono servizi o prodotti gratis, aderiamo subito consentendo con un clic a tutto ciò che ci chiedono e di lì a poco siamo in balia di lupi rapaci. Non abbiamo pagato nessun prodotto, ma noi stessi siamo diventiati prodotto di scambio.
È la legge di Internet: "Se non lo stai pagando non sei il cliente, sei il prodotto venduto".
Ma al di là di Internet il problema più grosso ci accade quando sbagliamo a trovare la felicità, fermandoci a quei surrogati che ci lasciano briciole di piacere e grandi vuoti interiori.
No il Vangelo del Buon Pastore è chiaro: dobbiamo riconoscere la sua voce. E allora vi lascio con un profeta di questo secolo che ha messo in guardia i giovani dai lupi e dai mercenari e ha urlato a gran voce la direzione da prendere.
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