Giovanni 6,22-29: "Chi è Gesù per me?" (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 6,22-29

Testo del Vangelo
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Recita
Suor Pieranna Caravaggi

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Il miracolo dei pani dei pesci è stata la vera notizia bomba di quei giorni in Galilea. A quei tempi non avevano i social, ma come canta l’illustre De Andrè "...una notizia un po' originale Non ha bisogno di alcun giornale Come una freccia dall'arco scocca Vola veloce di bocca in bocca".
E così tutti si mettono a alla ricerca di Gesù. Scoprono anzitutto che non è con i discepoli e questa è veramente una carineria di Gesù nei confronti dei suoi, poiché gli da modo di mettersi al riparo dalla folla. Si prende da solo l’onere di affrontarla. Non che questa venisse a crocifiggerlo, tutt’altro. Ma una folla non è mai facile da affrontare qualunque siano i suoi obiettivi.
E così l’affronta: "Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati".
Che sdentata! In realtà Gesù va a rispondere a tutta quella gente che gli chiedeva: Maestro quando sei arrivato qua? Ecco Gesù risponde con un’ altra domanda che potrebbe essere riepilogata così: ma voi perché mi cercate? Si. Perché lo cerchiamo? Non è domanda da poco, anzi.
Anche oggi masse di cristiani si spostano continuamente sulle rive contagiate dai segni e dai miracoli. Santuari, luoghi sacri, persone carismatiche: qui la folla si affolla!
Ma chi si cerca in realtà? I segni o il segno? Il dono o il donatore? I colori o la luce?
Attenzione a queste domande. Perchè rischiamo di passare la vita tra un miracolo e l’altro dimenticando del tutto la fede in Gesù Cristo. La santità non si acquista sui viali dello straordinario, ma nei vicoli dell’ordinario. Una lettura che certamente oggi vi consiglio è l’esortazione apostolica di Papa Francesco "Gaudete et Exultate".
Una bella riflessione sulla santità nelle strade del mondo.

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