
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 4,1-13
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo.
Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame.
Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo"».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"».
Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Recita
Sara Urbinati
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Meditazione
Figlio se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione.
Così cita il Libro del Siracide. Ed è proprio vero. La prova, la tentazione è insita in ogni cammino spirituale, o se vogliamo in ogni cammino veramente umano. E perché arriva la prova? Perché arriva la tentazione?
Ci risponde il salmista.
Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte,
provami al fuoco: non troverai malizia.
La tentazione viene per svelare la verità del mio cuore a me stesso. La tentazione mi genera consapevolezza. Se non sono sottoposto alla prova, se non sono mai tentato non saprò mai chi sono e cosa voglio. Se fuggo la tentazione non crescerò mai, sarò un eterno bambino, un confuso Peter Pan. Non saprò chi sono, cosa voglio, dove voglio andare, e morirò di tristezza perché perderò il senso della mia vita.
Sentite questo brano dal film “La storia infinita”.
Gesù entra nel deserto spinto dallo Spirito. Non lo spinge il diavolo, bensì lo Spirito Santo. Il deserto esemplificando banalmente è la porta dello specchio dell'anima di Atreyu. Il protagonista de "La Storia infinita" deve passare quegli specchi per conoscere chi è. Solo così può continuare la sua missione. Anche Gesù entra nel deserto per dare il la' alla sua missione. Ma non c’è missione senza un cammino di conoscenza del cuore. E anche Gesù, come noi, deve guardarsi dentro, scoprire le fragilità umane, le zone buie, quelle nascoste che sono dentro le profondità di ogni uomo. Affacciarsi allo specchio della propria anima, è un atto di umiltà necessario per avere un autentico rapporto con Dio, perché dobbiamo scendere nei nostri abissi prima di imbatterci nell’immagine del Padre.
Nella tentazione sperimentiamo l’incontro con il tentatore. Noi incontriamo le tentazioni, Gesù nel deserto incontra il principe di questo mondo, il demonio. Ne parleremo ancora nel corso di questa Quaresima.
Buona domenica a tutti!
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