Marco 9,38-40 con il commento di padre Silvano Fausti



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 9,38-40

Testo del Vangelo
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

Recita
Elin Bartolini

Musica di sottofondo
Arrangiamento di Gabriele Fabbri

Meditazione
Silvano Fausti. Brano audio tratto da www.player.fm

Meditazione
E' la prima volta che esce il noi nel Vangelo. E’ importante il noi. Il noi è sempre delimitato dagli altri. Quindi anche la comunità è necessariamente un noi. Il problema è se questo noi è solidale contro gli altri, è solidale nel nome del noi, pone il noi al centro, oppure se questo noi pone al centro che cosa? Gli altri. Non c’è solo solidarietà contro…
Quindi il difetto un po’ di tutte le corporazioni, di tutti i partiti, di tutti gli stati, di tutti i razzismi, di tutte le sette, di tutti i movimenti cristiani, anche della Chiesa è fare la conta: siamo noi importanti. Io magari conto niente, ma noi… Siate umili per lavorare per la causa perché noi poi siamo potenti e quindi nel nome del noi si escludono gli altri, il che vuol dire che il bene fatto dagli altri mi da fastidio, non è bene, il che vuol dire che non mi interessa il bene, ma mi interessa il mio potere… Tutte le dittature nascono sul noi, sia negli stati, sia nei partiti, sia nella Chiesa ed è diabolico perché uno non si accorge, perché non è più personale, uno ha rinunciato al suo orgoglio personale, è dedito alla causa e a fin di bene si fanno le Crociate, si fanno le scomuniche…Capite che cosa può fare il noi? E anche i nazisti avevano “Gott mit uns” sulla cintura: Dio è con noi, gli altri no.

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