Marco 7,1-13: "La volontà di Dio...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 7,1-13

Testo del Vangelo
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
"Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Recita
Sara Urbinati

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
La questione della purità rituale è sempre stata una patata bollente per i maestri della religione. Come fai a rispondere a chi ti mette in scacco matto presentandoti l’implacabilità della legge o delle tradizioni religiose?
E non è questione dei tempi di Gesù. Anche oggi accade questo. L’altra sera ha suonato il campanello un ragazzo che ha chiesto da mangiare. Noi proprio quella sera avevamo comprato la pizza e così gli abbiamo dato quella. Quel ragazzo appena ha visto prosciutto e funghi non l’ha voluta perché è mussulmano e non può mangiare il prosciutto.
Ora con tutto il rispetto per le regole e i rituali di tutte le religioni, ma credo che Gesù Cristo abbiamo fatto un salto non da poco nel porre l’uomo, la persona sopra la legge. Con tutto il rispetto per l’Islam, ripeto.
Ma attenti perché anche nel nostro contesto cristiano non siamo ancora capaci di gustare la libertà a cui Cristo ci ha chiamato come professava il carissimo san Paolo.
Pensiamo a quando devo rasserenare chi non ha ultimato la devozione in onore al cuore immacolato di Maria. Magari quel sabato ha dovuto correre a destra e manca per far fronte ai problemi della famiglia e si è ritrovata senza poter fare la comunione. E pare disperata perché non ha adempiuto il rituale. Ma Gesù e Maria sono contenti di te le dico: tranquilla! Hai fatto la Sua Volontà che supera ogni devozione.
C’è invece chi ti arriva ad orari impossibili per chiederti di fare la Comunione. Ma non ha senso fare la Comunione al di fuori del contesto liturgico, le dico. Mi risponde. La Madonna vuole così.
E va beh ….
Siamo ancora figli della legge e forse questo Vangelo deve scuoterci un po. Non è con l’adempiere rituali che purifichiamo il nostro cuore, dice Gesù ai farisei. Il cuore guarisce solo quando ci abbandoniamo docilmente alla Sua Volontà.

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