
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 3,10-18
Testo del Vangelo
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Recita
Giulia Tomassini
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Oreste Benzi
Recita don Valerio Celli
La meditazione è tratta da "Pane quotidiano", bimestrale con le Letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi. L'utilizzo del testo è stato gentilmente concesso dall'Associazione Papa Giovanni XXIII
Meditazione
Giovanni non era la luce, però era prova sicura della vera luce. La luce vera è venuta nel mondo degli uomini. Ma come i topi vogliono stare al buio, così pure gli uomini di fronte a Cristo; si sentono disturbati perché non vogliono camminare. Siamo chiamati a conformare la nostra vita a Cristo, quindi il grande problema è come io mi pongo di fronte a Cristo. Allora vi faccio una domanda: Chi è Cristo per voi? Che forza ha lui e quanto conta nella vostra vita? Come vi determina Cristo? Qual è il grado di amore che avete verso il Signore? Ad un certo punto dell'esistenza bisogna porsi veramente di fronte a Cristo e smettere di giocare; avere il coraggio di guardarlo in volto e non avere paura neanche dei nostri peccati, dei nostri limiti, perché Cristo ha vinto la morte dentro di noi. Bisogna avere il coraggio di sentirsi attirati da Gesù!