21 Novembre: Presentazione della Beata Vergine Maria (Catechesi dialogata)



Presentazione della beata Vergine Maria (21 novembre)  
Oggi la Chiesa festeggia la presentazione di Maria al tempio, ma su quali basi scritturistiche, dato che i Vangeli non ne parlano?
Questa memoria, di origine devozionale, si basa su uno dei vangeli così detti apocrifi, dal greco apókryphos, “nascosti”, “lontani da”, quegli scritti cioè non fatti rientrare nel Canone biblico, dunque non ritenuti ispirati da Dio, ma dai quali la Chiesa ha talvolta attinto, come testimonia ampiamente l’iconografia cristiana. Lo scritto in questione è il Protovangelo di Giacomo, che afferma: «I mesi passavano e la bambina cresceva. Quando compì due anni, Gioacchino disse ad Anna: “Portiamola al tempio del Signore per compiere la promessa che abbiamo fatto, prime che il Signore sovrano non la reclami: allora la nostra offerta non sarà più gradita (ai suoi occhi)”. Ma Anna replicò: “Aspettiamo il terzo anno, in modo che la bambina non senta più la mancanza del padre e della madre”. Gioacchino disse: “Aspettiamo”». 

Come prosegue, cosa fanno i genitori di Maria?
«Quando la bambina compì tre anni, Gioacchino disse: “Invitiamo le figlie senza macchia degli ebrei. Che ciascuna prenda una torcia e la mantenga accesa, perché la bambina non si volti indietro e il suo cuore non venga attratto da nulla lontano dal tempio del Signore”. E così fecero fino a che furono salite al tempio del Signore. Il sacerdote del Signore l’accolse e, dopo averla baciata, la benedisse dicendo: “Il Signore ha magnificato il tuo nome per tutte le generazioni. In te il Signore manifesterà, alla fine dei tempi, la sua redenzione ai figli d’Israele”. (Il sacerdote) la fece sedere sul terzo gradino dell’altare, e il Signore Dio la rivestì di grazia. La bambina danzò sui suoi piedi e si guadagnò l’affetto di tutta la casa d’Israele. I genitori della bambina scesero (dal tempio) ammirati, lodando e glorificando il Signore Dio perché la bambina non si era girata indietro (verso di loro). Maria viveva nel tempio del Signore come una colomba, e riceveva alimento dalle mani di un angelo». 

Una presentazione davvero in pompa magna..
Probabilmente si trattò di qualcosa di molto più modesto, dato che la letteratura apocrifa tende spesso ad enfatizzare gli avvenimenti, ma non di poco conto: la celebrazione di oggi sottolinea infatti la prima donazione totale che Maria fece di sé, divenendo in tal modo modello per tutti coloro che dedicano totalmente la propria vita a Dio. Una memoria tra l’altro ecumenica, che unisce la Chiesa Orientale a quella Occidentale, dato che il 21 novembre 543 è la data della dedicazione della chiesa di Santa Maria Nuova, costruita vicino al tempio di Gerusalemme, che i cristiani d’Occidente festeggiarono solo a partire dal XVI secolo.

Dunque la grandezza di Maria, se così possiamo dire, è chiara già ben prima dell’Annunciazione?
In qualche modo sì, ma lasciamo che sia sant’Agostino – nell’Ufficio delle Letture di oggi – a far chiarezza in merito: «Fate attenzione, vi prego – dice – , a quello che disse il Signore Gesù Cristo, stendendo la mano verso i suoi discepoli: “Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre” (Mt 12,49-50). Forse che non ha fatto la volontà del Padre la Vergine Maria..? Ha fatto, sì certamente ha fatto la volontà del Padre Maria santissima e perciò conta di più per Maria essere stata discepola  di Cristo, che essere stata madre di Cristo.. Perciò Maria era beata, perché, anche prima di dare alla luce il Maestro, lo portò nel suo grembo.. è beata, perché ha ascoltato la parola di Dio e l’ha osservata. Ha custodito infatti più la verità nella sua mente, che la carne nel suo grembo.. Cristo è verità nella mente di Maria. Cristo è carne nel grembo di Maria. Conta più ciò che è nella mente di ciò che è portato nel grembo». 

Affermazioni un po’ forti quelle di Agostino..
Già, ma si spinge oltre, spronando e responsabilizzando ciascuno di noi: «Santa è Maria.. ma è migliore la Chiesa che la Vergine Maria. Perché? Perché Maria è una parte della Chiesa: un membro santo.. eccellente.. che tutti sorpassa in dignità, ma tuttavia è sempre un membro rispetto all’intero corpo.. Perciò, o carissimi, badate bene: anche voi siete membra di Cristo, anche voi siete corpo di Cristo. Osservate in che modo lo siete, perché egli dice: “Ecco mia madre, ed ecco i miei fratelli”. Come potrete essere madre di Cristo? “Chiunque ascolta e chiunque fa la volontà del Padre mio.. è per me fratello, sorella e madre”».

«Insegnaci, Maria, a presentarci ogni mattina al Signore; a dedicargli le nostre giornate; ad offrirgli le persone che incontriamo; a meditare nel grembo del nostro cuore quanto ci accade, a leggerlo come dono del Padre, e a ridonarglielo al termine del giorno». 

 

Recita
Simona Mulazzani, Massimo Alberici

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale cdi Gabriele Fabbri

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