Marco 8, 11-13: "Pretendere un segno...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.

Meditazione
Chi cerca segni è un povero disperato, ma chi li pretende è un insopportabile arrogante. Un segno non va mai a comando, specie se si tratta di segni che arrivano dal cielo. Ma forse che Dio elargisce segni a richiesta libera, forse che si concede ad ogni sospinto desiderio umano, forse che cede come un genitore sciagurato ad ogni capriccio dei suoi figli?
Per carità. Dio è Dio, e noi noi siamo semplicemente uomini. Cerchiamo di convincercene e diamoci pace: non siamo Dio!
La generazione che pretende segni è proprio quella che non li avrà. Ma non per una ripicca di Dio nei loro confronti. Tutt’altro. Non avranno segni perchè è ua generazione ormai chiusa ai segni. Quei farisei non si sono ancora accorti degli svariati segni che Gesù ha già compiuto: ha guarito malati, moltiplicato il pane e i pesci e ha anche risuscitato dei morti. Ma niente cosa volete che siano queste cose. Loro vogliono i loro segni, quelli a richiesta, come mettere una moneta nel jukebox e ricevere la canzone che piace a me.
Niente da fare. Con Gesù non funziona.
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.

Recita
Martina Pasini

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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