23 Luglio: Santa Brigida di Svezia (Biografia dialogata)



Santa Brigida (23 luglio)
«Onore a te, Signore mio Gesù, per esserti lasciato condannare nel tuo santo corpo, ormai tutto inondato di sangue, alla morte in croce..». Così Brigida, al secolo Birgitta Birgersdotter, rispondeva al suo Dio in una delle tante rivelazioni mistiche a lei concesse.

Era dunque una mistica..
La sua vita ascetico-contemplativa le fruttò anche esperienze mistiche, tutte incentrate sulla passione di Gesù e trascritte nelle Rivelazioni, opera composta da ben otto volumi. Ma tutto ciò riguarda solo la seconda parte della sua vita. 

Cosa sappiamo invece della prima?
Nata nel 1303 a Finstad, in Svezia, si sposò appena diciottenne col nobile Ulf Gudmarsson, dal quale ebbe otto figli. Dopo un po’ di tempo trascorso nella corte della regina Bianca in qualità di dama, e dopo vent’anni di nozze, fece un pellegrinaggio a Santiago de Compostela col marito, esperienza che segnò entrambi profondamente.

In che senso?
Ulf decise di concludere la sua vita – morì nel 1344 – nel monastero cistercense di Alvastra, nel quale viveva già come monaco un loro figlio. Brigida, già terziaria francescana, seguì le orme dei due, ritirandosi nel medesimo monastero, nel quale ebbe alcune delle già citate rivelazioni mistiche. In una di queste Cristo le avrebbe affidato il compito di fondare un nuovo ordine religioso. Nel 1349 lasciò dunque la Svezia per recarsi a Roma da papa Urbano V, al fine di ottenere l’approvazione di tale Ordine.

Riuscì nel suo intento?
Sì, e ben oltre le sue aspettative. Fondò dapprima a Vadstena l’ordine del Santissimo Salvatore, monastero di cui facevano parte sia uomini che donne, che tuttavia si incontravano solo in chiesa per la preghiera comune. Il progetto ebbe un successo tale da essere replicato in 78 monasteri in tutta Europa, e questo nonostante le sue rigide regole.

Quali?
Ogni comunità monastica, che osservava la regola di Sant’Agostino, doveva essere composta da 85 membri: 8 fratelli laici, 4 diaconi, 13 monaci e ben 60 monache. Tale progetto, che aveva come epicentro piazza Farnese a Roma, luogo sul quale sorse in seguito la chiesa dedicata a Brigida, ebbe tuttavia la sua massima espansione solo dopo la morte della santa, avvenuta il 23 luglio 1373. Le sorelle “brigidine” diventarono tantissime sotto la direzione della figlia di Brigida, la secondogenita Karin, divenuta anch’essa santa col nome di Caterina. La Riforma protestante prima e la Rivoluzione Francese poi contribuirono però allo scioglimento dell’Ordine, risorto verso la fine del XIX secolo ad opera della beata Maria Elisabetta Hesselblad (1870-1957), che ne riaprì unicamente il ramo femminile. 

La figura di Brigida sembra sia stata però rivalutata solo ultimamente..
In un certo senso sì. Canonizzata nel 1391, a soli 18 anni dalla morte, fino a pochi anni fa era ricordata dalla Chiesa col grado liturgico di Memoria facoltativa, mentre oggi la celebriamo come Festa.. in poco tempo ha insomma fatto un doppio salto! Oggi è tra l’altro patrona d’Europa assieme a Benedetto da Norcia, Cirillo e Metodio, Edith Stein e Caterina da Siena. Di quest’ultima non fu solo contemporanea, ma le due ebbero in comune i doni carismatici e l’interesse per l’unità della Chiesa, oltre ad una tenacia fuori dalla norma.        

Ti preghiamo Signore Gesù insieme a Brigida e con le sue stesse parole: «Onore eterno a te.. per essere risuscitato dai morti il terzo giorno e per esserti incontrato vivo con chi hai prescelto; per essere salito, dopo quaranta giorni, al cielo, alla vista di molti, e per aver collocato lassù, tra gli onori, i tuoi amici che avevi liberati dagli inferi».

Recita
Federica Lualdi, Cristian Messina

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

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