Marco 10, 28-31: "Un gioco alla fiducia...". (Commento di don Franco Mastrolonardo e ragazzi del Punto Giovane)



Testo del Vangelo
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Meditazione
Probabilmente Pietro nel seguire Gesù aveva davvero lasciato tutto: lavoro e famiglia. Stabilità di vita e fecondità di vita che di fatto sono le due grandi benedizioni di Dio. La benedizione che aveva consegnato ad Abramo, per esempio. Ad Abramo Dio gli aveva promesso una terra e una discendenza: stabilità e fecondità.
Ebbene Gesù ha chiesto a Pietro e anche agli altri di lasciare la benedizione di Dio… Credo venga naturale una domanda come quella che fa oggi Pietro a Gesù.
Noi che abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, cosa avremo in cambio?
Cosa vuol dire lasciare tutto e seguire Gesù? Vuol dire fidarsi ogni volta di Dio. E’ un gioco continuo alla fiducia. Con Gesù, lo sappiamo, non ci si rimette mai, Gesù non ti dà una fregatura, però devi sempre combattere con la tua poca fede che ti fa dubitare. Fai fatica a lasciare tutte le tue certezze, le tue idee, i tuoi progetti come te li eri immaginati e accettare che le cose prendano un’altra piega, inaspettata, diversa e nuova, non sai dove e come “andrà a finire”: devi solo fidarti e continuare a camminare. E’ lì il salto. E quando sei li che per l’ennesima volta devi fare quel salto nella vita, ecco fa bene ricordarsi di quante volte Gesù veramente ti ha fatto sperimentare che lasciare tutto e seguirlo ti fa trovare una condizione nuova di vita, certamente ancor più feconda della prima. Tutto questo gioco alla fiducia passa ovviamente dalla sofferenza e spesso dalla persecuzione. Ma l’obiettivo è chiaro: la vita eterna. E' l’obiettivo finale della nostra vita, il punto fermo, la certezza che deve far vedere tutte le difficoltà, le sofferenze e per ultima anche la morte come passaggi transitori, passi da compiere, per arrivare a “vedere” l’amore di Dio.

Recita
Elin Bartolini

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo con i ragazzi del Punto Giovane di Riccione

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