11 Giugno: San Bàrnaba (Biografia dialogata)



San Bàrnaba (11 giugno) 
Oggi la Chiesa celebra la memoria di un grande apostolo.. ma chi era concretamente Bàrnaba?
Nonostante non facesse parte della cerchia dei Dodici, originario di Cipro, Giuseppe soprannominato Bàrnaba, dall’aramaico “figlio della consolazione”, era un ebreo discendente dalla tribù di Levi, dunque appartenente al clero, quello però incaricato alle mansioni più “pratiche”: pulizia del tempio, preparazione dei sacrifici, addetto alla raccolta delle decime, al canto degli inni, e così via..

Quali sono le fonti che ci parlano di lui?
Ciò che sappiamo sul suo conto è scritto in alcune lettere di Paolo e negli Atti degli Apostoli, che al capitolo 4 così descrivono l’affiatamento che regnava tra i primi cristiani: «nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era in comune..»; per poi introdurre la figura del festeggiato di oggi: «Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano.. Così Giuseppe, soprannominato.. Bàrnaba.. padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli». Insomma un uomo davvero generoso, capace di sposare la “causa” da subito, mettendosi concretamente in gioco. Ciascuno di noi, infatti, è spesso animato dai più santi propositi, ma quando ci vengono toccate le tasche, beh, capita di fare retromarcia..      

Cos’altro sappiamo di lui dalla Scrittura?
Appartenente forse ai 72 inviati da Gesù (cfr. Lc 10,1ss), fu scelto dagli apostoli per evangelizzare la Siria. Timoroso del grande compito che lo attendeva, decide di farsi aiutare da Saulo, appena convertito e residente in quel momento a Tarso, città turca nella quale lo va a “prelevare” per dirigersi ad Antiochia, in cui «per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani» (At 11,26). Qui, insieme a Paolo, decide di fare una raccolta di soldi, una colletta, da portare alla comunità madre di Gerusalemme, in cui le casse non godevano di ottima salute. 

Al di là di questi episodi, quale fu il suo vero legame con Paolo?
Tra i due nacque un sodalizio strettissimo. Inviati dalla Chiesa in quello che viene chiamato “primo viaggio missionario”, è bene ricordare che colui che dirigeva le operazioni all’inizio era Bàrnaba, Paolo infatti era ancora un suo collaboratore. Durante questa missione i due ne vedranno e faranno delle belle: nel territorio dell’attuale Turchia i due rischieranno prima la lapidazione, a Iconio, mentre a Listra verranno scambiati per delle divinità! Tornati da questo importante viaggio, la coppia verrà incaricata di redimere una delle prime criticità riguardanti l’evangelizzazione: i non ebrei che hanno abbracciato la fede cristiana, vanno circoncisi o no? Questa era la domanda cui dare risposta.. Venne convocato quello che, in maniera non del tutto propria, possiamo considerare “concilio di Gerusalemme”, durante il quale si decise che l’identità cristiana non aveva bisogno della pratica della circoncisione.      

Dal Nuovo Testamento sappiamo tuttavia che qualcosa s’incrinò nel rapporto tra i due..
Proprio così. I due e Sila, un delegato del concilio di Gerusalemme, tornarono ad abitare ad Antiochia ancora per qualche tempo, ma, al momento di ripartire per il secondo viaggio missionario si separano: Paolo e Sila vanno in Asia Minore, Bàrnaba e Giovanni Marco, il futuro evangelista (da noi chiamato semplicemente Marco), fanno vela in direzione Cipro. Siamo intorno all’anno 50, dopo di ché di Bàrnaba non sappiamo più nulla. Alcuni scritti apocrifi ci riferiscono di un suo viaggio a Roma e del suo martirio, avvenuto per lapidazione nell’isola greca di Salamina, più o meno intorno al 70 e per opera dei Giudei della diaspora. A lui, inoltre, viene attribuita la paternità del Vangelo di Bàrnaba, purtroppo andato perso, ma qualche studioso vede in lui un co-autore della Lettera agli Ebrei, da sempre attribuita a Paolo o comunque alla sua cerchia. 

Tornando alla divisione avvenuta nel secondo viaggio missionario, cosa l’ha causata?
Lasciamo che sia Luca a dirci com’è andata: «Dopo alcuni giorni – scrive negli Atti degli Apostoli – Paolo disse a Bàrnaba: “Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunciato la parola del Signore, per vedere come stanno”. Bàrnaba voleva prendere con loro anche Giovanni, detto Marco, ma Paolo riteneva che non si dovesse prendere uno che si era allontanato da loro.. Il dissenso fu tale che si separarono l’uno dall’altro. Bàrnaba, prendendo con sé Marco, s’imbarcò per Cipro. Paolo invece scelse Sila e partì..». Bàrnaba vuole in pratica portare con loro il cugino Giovanni Marco, ma l’Apostolo non è d’accordo, perché li aveva già abbandonati a Perge, in Panfilia, sulla costa meridionale turca (cfr. At 13,13). A Paolo la cosa non è evidentemente andata giù.. Un episodio che, più che scandalizzarci, dovrebbe mostrarci il lato tremendamente umano di questi uomini di Dio! 

Ti chiediamo, Bàrnaba, di istruirci all’incredibile scuola di evangelizzazione che hai fondato insieme a Paolo: per tua intercessione possa il Signore donarci il coraggio e la gioia di annunciarlo, sempre, ovunque e comunque. 

Recita
Federico Fedeli, Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Scarica la nostra App su