Giovanni 19, 25-34 con il commento di don Franco Mastrolonardo



Testo del Vangelo
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Meditazione
La Chiesa nasce da un parto. Infatti nasce dal costato trafitto di Gesù. Certamente non lo poteva neppure lontanamente immaginare quel soldato romano a cui è stato dato l'ingrato compito di colpire con una lancia il fianco di Gesù. Dio scrive dritto sulle righe più storte, e lo fa prescindendo dalla nostra consapevolezza. Il soldato è andato per decretare il fine vita di quell'uomo crocifisso e Dio con quel colpo di lancia ha fatto partorire l'umanità nuova.
Ma vi chiederete: cosa c’entra il parto con la scena cruenta della croce?
L' idea del parto è ovviamente simbolica, ma questo non vuol dire che non sia vera. Vi siete chiesti perchè esca sangue ed acqua dal costato di Gesù? Non esce forse sangue ed acqua quando una donna partorisce? L'acqua non rappresenta poi il battesimo, sacramento della vita che rinasce? E il sangue non parla anch’esso di vita? E non ricordate la genesi, quando proprio dalla costola di Adamo, nasce Eva? Oggi nel Vangelo dalla costola trafitta di Gesù nasce la sua sposa, la Chiesa. Sotto quella croce c'è Maria, madre e sposa di Cristo. La sposa di Cristo nasce sotto la croce, dentro il dolore dello Stabat Mater, perchè la vita nuova nasce sempre da un dolore, da una lancia che ti trafigge, da un crisi.
Quel venerdì pomeriggio Gesù consegnandosì alla morte non solo ci ha salvato, ma ci ha fatto rinascere a vita nuova. E questa vita nuova l'ha affidata alla tenerezza di Maria che è la Chiesa. La Chiesa è una vecchia barca che attraversa il mare della vita. Si forse assomiglia più ad un vecchio pescherecccio che ad una nave da crociera, ma la sua forza non sta nei peccati del ponte, cioè della parte visibile e superiore della barca, quella che solca il mare, ma nella santità della stiva che da basso garantisce sempre e comunque il galleggiamento.

Recita
Valentina Rastelli

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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