Giovanni 16, 12-15 con il commento di don Davide Arcangeli



Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Meditazione
Quando siamo in macchina in mezzo ad una montagna e stiamo salendo in alto per raggiungere il punto di attacco di un sentiero in alta quota, non ci rendiamo conto della grandezza della montagna sui cui ci troviamo, proprio perché siamo troppo vicini ad essa. 
Se invece, ritornando indietro dalla camminata, ci allontaniamo progressivamente dalla montagna e ci voltiamo indietro ad osservarla, ne vediamo tutto intero il profilo, tutte le guglie, i crinali e le ripide pareti e possiamo gustare fino in fondo l’esperienza che abbiamo fatto quando eravamo sopra di essa. 
Una cosa simile accade anche ai discepoli di Gesù. Finché si trovano con Lui, non possono capire la portata e il significato di ciò che stanno vivendo. Quando però, dopo la morte di Gesù, ricevono il dono dello Spirito, questo dono li conduce, con il tempo, ad approfondire la verità del mistero di Gesù e ne rivela tutto l’immenso significato. Più ci si allontana temporalmente dalla morte di Gesù più la Chiesa approfondisce e gusta, con l’accompagnamento determinante dello Spirito Santo, tutta la portata del mistero di Cristo. Lo Spirito conduce il credente e la Chiesa nella sua globalità, dentro alla storia, alla verità tutta intera, che si dischiude nel tempo.   Questo significa che anche nella Chiesa c’è un progresso, una crescita, che attraversa la storia e permette una sempre più profonda comprensione del mistero di Cristo. 
Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre: ma la comprensione del suo mistero, alla luce delle Scritture e della tradizione della Chiesa, che vive e respira i segni dei tempi, si arricchisce della storia degli uomini e permette una comprensione sempre rinnovata della rivelazione del Figlio e del Padre. 
Infatti secondo il Vangelo di Giovanni, c’è un tempo storico, quello della Chiesa, che non comporta immediatamente un ritorno di Gesù. 
Oggi sappiamo di essere solo all’inizio di questo tempo della storia. Sulla scala della storia umana, iniziata più di due milioni di anni fa, l’evento Cristo, duemila anni fa, è ancora vicinissimo. 
Forse siamo ancora all’inizio del cristianesimo e ci sarà un giorno in cui, i discepoli di Gesù parleranno di noi come dei “primi cristiani”. 

 

Recita
Chiara Bruscolini

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Davide Arcangeli

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