Giovanni 15, 26-16,4 con il commento di don Marco Casadei



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

Meditazione
Il Paràclito, egli darà testimonianza di me.Occorre che ciascuno lasci risuonare dall’intimo dei propri giorni il kairòs, ossia il tempo favorevole di grazia in cui, fin dall’inizio - e un passo alla volta, il figlio dell'uomo ha ricongiunto l’intero dell’umano alla sua più propria sorgente di benedizione, a quel mistero santo, affidabile e discreto, così sovrabbondante nel darsi generosamente e come beatitudine disponibile a chiunque e fin dall' “in-principio”. Per colui e in colui o colei che si lascia raggiungere dal vento gagliardo e sovrano che viene dall’alto, “è come se una porta stesse per aprirsi una volta per tutte: esperienza impossibile per l’umano e, nello stesso tempo, così eminentemente umana. ‘Beato!’: è questa la parola centrale, così difficile da intendere”, eppure nientemeno che il cuore dell’evangelo.

Recita
Marco Padovani

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Marco Casadei

Introduzione generale ai commenti pasquali
I commenti al Vangelo quotidiano - che sono nati originariamente come testi di lettura per la meditazione (non dunque in prima battuta per essere ‘ascoltati’) - seguono un duplice filo conduttore: da una parte, direttamente, cercano di sviluppare, in modo sintetico e puntuale, una riflessione al singolo brano evangelico proposto per la preghiera liturgica di ogni giorno. Dall'altra parte tuttavia, e in misura indiretta, ogni commento si lega e suppone quelli che lo precedono e seguono - come accade nella narrazione di una storia unica.
Ciò che pertanto viene a rappresentarsi è un racconto unitario formato da piccoli paragrafi, che cercano di dare parola ad una semplice idea di fondo: il figlio dell'uomo, titolo con cui Gesù stesso nei vangeli si lascia individuare, è il protagonista della narrazione. Egli procede verso il compimento della sua missione, al cuore della quale si fa progressivamente evidente la sua più propria coscienza filiale: mai trattenuta per se stesso come fosse tesoro geloso (Fil 2,6), diviene frutto maturo - sovrabbondante, bello e buono, da condividere con i fratelli e le sorelle, con coloro che non sono più servi ma amici e amiche (Gv 15,5.7s.11.15).

Il figlio dell’uomo quotidianamente si dispone in favore di una maturazione fondamentale: quella della sua propria identità filiale (umana-e-divina), lasciando liberamente che possa venire “aggiornata”, non da ultimo nel riconoscimento che accade lungo la serie di incontri imprevisti e imprevedibili (per Gesù in primis). A Gesù, nominato sovente nel corso dei commenti anche col titolo di “principe mite/della pace” (dal profeta Isaia), certo non difettano i requisiti del discepolo. Anzi, egli “ogni giorno fa teso il suo orecchio” (Is 50,4), facendo emergere la forma caratteristica e singolare del suo essere maestro: quella di colui che si apre all’arte quotidiana dell’“apprendimento” (Gv 5,19s; 8,26-29.38), trasmettendo anzitutto visibilmente e in modo vivibile il suo stile discepolare, da cui solo sgorga la possibilità di essergli effettivamente discepolo/a (cfr. Gv 13,12-17; Lc 6,40; 22,25-27).
Attraverso un ascolto e uno sguardo profondi, Gesù (ma non scevri, anche in lui, da autentiche resistenze: cfr. Mc 7,24ss), si lascia sorprendere (Mc 10,15) dalla sempre nuova s-coperta di una traccia costante: quella di una presenza paterna misteriosamente disseminata lungo i suoi giorni (Mt 6,25ss).

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