Giovanni 6, 44-51 con il commento di don Davide Arcangeli



Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Meditazione
Di fronte all’incredulità dei Giudei Gesù mostra la sua consapevolezza che la fede in Lui è un dono che proviene dal Padre. Si tratta di una misteriosa e profondissima attrazione che il Padre esercita, in modo da generare alla fede nel Figlio, innalzato sulla croce. Questa fede permette l’ingresso nella potenza d’amore che scaturisce dalla croce, che è lo Spirito Santo, il dono dato gli uomini quale frutto della resurrezione di Gesù e agente esso stesso di amore, di vita e di resurrezione.
Il Padre attira tutti verso il Figlio innalzato perché il dono dello Spirito di resurrezione possa entrare in ogni uomo e produrre in lui frutti di vita.
Questo processo, frutto dell’energia e della potenza del Padre, non è il prodotto di uno sforzo conoscitivo umano.
Finché tutti i nostri catechismi e i nostri tentativi pastorali non prenderanno atto di questo primato del Padre, che attira tutti, liberamente e a suo modo, al Figlio e non cercheranno di conformarsi a questa azione spirituale, saranno destinati al fallimento.
Quelle che conducono alla fede sono energie spesso nascoste, ma carsiche, cioè capaci di uscire in superficie in un dato momento della vita, e manifestarsi in tutta la loro potenza trasformante. La persona cambia, riscopre il dono della fede in modo esplicito, e sente l’abbraccio potente del Padre misericordioso e il nutrimento consolante del pane di vita eterna.
Come Chiesa dobbiamo solo preparare il terreno, perché possa consentire questa emergenza in superficie delle correnti più profonde. Scavare, aprire strade, rimuovere ostacoli, indicare percorsi: ecco il compito della Chiesa oggi!

Recita
Sara Urbinati

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Davide Arcangeli

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