Giovanni 3, 31-36 con il commento di don Marco Casadei



Testo del Vangelo
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

Meditazione
“Testimone fedele” (Ap 1,5) è un altro nome con cui, nel suo irrompere messianico, si lascia riconoscere il figlio dell’uomo… La sua testimonianza che resiste al morso tentatore è di piegare, a favore della buona causa del regno di Dio (e della sua giustizia), la violenza con cui la logica del mondo impone il diritto e le sue ragioni. Pur avendo facoltà di convocare alla sua destra schiere di eserciti celesti (Gv 18,36; Lc 2,13), stabilizza invece, in modo sorprendente, l’energia della sua attestazione sul canone della consegna incondizionata e fiduciosa: decidendo di essere “ciò che noi [umanità tutta, credente o meno] facciamo dell’uomo”; al contempo, non smettendo mai di essere “ciò a cui Dio ci chiama” (De Certeau). L’evangelo, allora, scaturisce a dismisura dalla roccia - in sé immagine sospesa nell’ambivalenza tra figura del Primo patto e durezza del cuore umano - evangelo che si apre una sorgente (Gv 4,13s; 6,35; 7,37s) in chiunque ascolti la voce del testimone fedele…

Recita
Chiara Bruscolini

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Marco Casadei

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