Marco 7, 31-37 con il commento di Marinella Perroni (da "Uomini e profeti")



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Meditazione
E’ bello la chiusura del sordo che ha evidentemente le orecchie chiuse e la bocca impedita e poi questo “Apriti!”…

L’altro racconto ha la forza narrativa della polemica della donna che è fremente proprio e che tutto sommato la spunta. Questo invece ha proprio la forza direi plastica, Gesù che emette un sospiro, della guarigione che avviene attraverso la partecipazione di tutto il corpo del taumaturgo e anche guardando verso il cielo: c’è tutta la espressione della forza di Dio nel miracolo.
Ecco, però “Apriti!”, ma, come era già accaduto prima, ordinava loro di non dirlo a nessuno.
Sì, questo è sempre un interessante strumento letterario forse: da una parte Gesù che impedisce che si sappia, dall’altra invece la sua fama si sa, si diffonde, è sempre più forte. Allora lui lo proibiva ma essi lo proclamavano…c’è tutta una linea di esegesi forse un po’ tradizionale del Vangelo di Marco sul segreto messianico. E’ vero che il Vangelo di Marco è costellato da questa proibizione, perché i primi che riconoscono Gesù il Messia, sono i demoni, allora non lo devono dire. Poi sono i discepoli ma tanto poi non capiscono cosa vuol dire, cioè c’è una fatica che l’evangelista ci tiene un po’ a tenere come filo narrativo di tutto il vangelo perché si può sciogliere solo e unicamente con il centurione, cioè lo può sciogliere solo il pagano, non a caso, il pagano che confessa, che esprime la confessione cristologia, insomma.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Marinella Perroni. Brano audio tratto da "Uomini e profeti", trasmissione radiofonica di RaiTre

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