Luca 10, 1-12.17-20: "Disarmati...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».


Meditazione
Non è certo una strategia di conquista quella che mette in campo Gesù. Questa missione ha poco a che fare con le mire espansionistiche che di tanto in tanto nei secoli passati ha messo in atto la Chiesa per fare proseliti in tutto il mondo e tantomeno con le strategie di morte da parte del terrorismo dell'Isis.
Gesù nel Vangelo non arma i suoi discepoli, ma li manda totalmente indifesi: come agnelli in mezzo ai lupi. Quindi Gesù è consapevole che ci sono dei lupi e anche dei nemici, dato che mette in conto che diversi non li accoglieranno. Quindi la missione pare non abbia nulla di facile, quasi un' impresa affrontarla. Ebbene Gesù chiede ai suoi discepoli di scendere in campo nudi, senza borsa, né sacca, né sandali. Che razza di idee. Come si fa ad affrontare i lupi così? Sembrerebbe una totale sconfitta, invece è una vittoria piena. Alla fine anche i demoni si sottomettevano a loro. Pensate un po c’erano di mezzo anche i demoni. Di questi non li aveva preavvisati. Quindi i discepoli son partiti nudi e inconsapevoli. Sono tornati ricchi e gioiosi. Gesù ha visto anche Satana cadere, il capo di tutti i demoni. E come hanno vinto questi missionari in erba? Con la forza del disarmo. Entrando nelle case senza niente, consegnandosi agli altri, mettendosi nell’ottica di ricevere piuttosto che dare. Mai invasivi, mai pretenziosi, mai sicuri nei propri mezzi, ma solamente nella Parola del maestro Gesù. L’evangelizzazione è solo questione di fede. Nient’altro. Non saranno certamente le nostre strategie pastorali o i progetti sulla carta a far appassionare gli uomini del nostro tempo al Vangelo.
Per concludere vorrei ricordare un indomani terribile accaduto nel settembre del 1219 a Damietta vicino l’attuale Cairo. I crociati avevano attaccato la città ma erano stati sconfitti dal Sultano Malek al-Kamel. L’indomani di questa terribile battaglia un uomo di nome Francesco, frate insieme al suo compagno Illuminato decidono di andare da soli armati solo di un crocifisso ad incontrare il terribile Sultano. A metà strada Illuminato impaurito cercò di dissuadere Francesco, ma il futuro santo citò proprio questo Vangelo: ricordati che andiamo come agnelli in mezzo ai lupi. Con grande sorpresa (e ancora oggi la sorpresa è sempre quella) il sultano trovò gran piacere ad ascoltare Francesco, quello strano monaco venuto dall'Italia. Cortesia, rispetto e dialogo, caratterizzano la conversazione tra il sultano Malek al-Kamel e Francesco d'Assisi. E Francesco tornò quel giorno a casa anche con i diritti concessigli di poter custodire alcune terre della Palestina, care al Cristianesimo. E ancora oggi le uniche dove ci sono i cristiani d'occidente, sono tenute dai francescani. Ecco la forza del disarmo e della fiducia in Gesù.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Scarica la nostra App su