Matteo 11, 25-27: "...rivelare le cose ai piccoli".(Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Meditazione
Il Padre ha deciso di rivelare le sue cose ai piccoli. Ma piccoli non è da intendersi i bambini. Si è vero che alcuni segreti divini del secolo scorso sono stati affidati a dei bambini. Pensiamo all’esperienza mistica dei piccoli di Fatima o di Lourdes. Ma è una eccezione. Normalmente non sono i bambini che colgono le cose di Dio, ma i grandi che sanno farsi piccoli.
Mi piace molto la dedica che fa Antoine de Saint-Exupéry a quel capolavoro della letteratura mondiale che è Il Piccolo Principe. Dice così:

"A Lèon Werth. Chiedo scusa ai bambini per aver dedicato questo libro a un adulto. Ho un buon motivo: questo adulto è il migliore amico che ho al mondo. Ho un altro motivo: questo adulto può capire tutto, anche i libri per bambini. Ho un terzo motivo: questo adulto abita in Francia, dove ha fame e freddo. Ha un gran bisogno di essere consolato. Se tutti questi motivi non bastano, voglio dedicare il libro al bambino che quest'adulto è stato molto tempo fa. Tutti gli adulti sono stati prima di tutto dei bambini. (Ma pochi di loro se lo ricordano). Quindi correggo la dedica: A Léon Werth quando era bambino".

Ecco, credo che Dio abbia fatto la stessa cosa con noi. Ha dedicato i Misteri della teologia agli uomini, i suoi amici, ai grandi che sanno essere ancora bambini.

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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