Matteo 10, 7-14: "Grazie, permesso, scusa..." (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

Meditazione
In qualche modo in questa pagina di Vangelo c’è un piccolo progetto di Gesù. All’inizio ci sono le finalità di fondo, gli obiettivi: predicare il Regno dei cieli, guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demòni.
Poi c’è la modalità con cui viene realizzate il progetto ed infine i contenuti pratici tipo la questione del saluto, della pace, la possibilità di essere accolti o meno.
Ecco, mi fermerei sulle modalità. Questa seconda parte è sintetizzata mirabilmente dalla frase: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". Come per dire, tutto il progetto funziona se lo fate in maniera gratuita, altrimenti non passa. Gesù sa bene che ogni progetto, ogni attività umana è tentata dal profitto. Di procurare oro, argento e denaro. Ecco, nel progetto di Gesù invece questo tornaconto non deve esserci. Deve essere fatto tutto gratis. E come si fa? Ce lo spiega: ricordandoci che quello che abbiamo lo abbiamo ricevuto gratuitamente. Gratis significa per grazia. Come un dono. Solo quando siamo grati, impariamo a donare gratuitamente. Cioè se impariamo la gratitudine, prendiamo sempre più consapevolezza dei doni che abbiamo ricevuto e più aumentiamo la consapevolezza, più ci doniamo. Per questo il nostro carissimo Papa Francesco ci dice sempre: imparate a dire grazie. E’ un vero allenamento alla gratitudine e al dono.

Recita
Maria Elena Fabbri

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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