Luca 16, 1-13: "Meglio il servo o il Padrone?". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

Meditazione
Nessuno può servire due padroni. Mi viene in mente il racconto dalle Fonti francescane in cui si narra che Francesco, ancora ragazzo ambizioso di onori e glorie umane, parte nella primavera del 1203 per la Crociata ma, giunto a Spoleto, ebbe un'apparizione del Signore, che gli ordinava di tornare indietro con queste parole:
"Francesco, chi è meglio seguire, il servo o il Padrone?" e Francesco rispose "Meglio il Padrone!".
"E allora perchè dunque ti affanni a cercare il servo invece del Padrone? Ritorna ad Assisi. Non è questa la tua vita"
Francesco ha così scelto il vero padrone seguendo alla lettera il Vangelo di oggi. Ma riusciamo anche noi a fare così? Non è invece vero il contrario, cioè che spesso ci dondoliamo tra un padrone e l’altro, tra Dio e la ricchezza, tra Dio e il potere?
Vi lascio con una riflessione di Padre Rupnik, qualche stralcio da una sua relazione che in qualche modo evidenzia le pecche pastorali, storiche, teologiche che stanno alla base di un'affezione troppo spinta della Chiesa al potere e alla ricchezza.

Recita
Anna Zavatta

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo con un intervento audio di Marko I. Rupnik

Scarica la nostra App su