Giovanni 4, 5-42: "Acqua viva...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Meditazione
Ti ama forse davvero un amante? Non  credo. Come può amarti, se sa che da un momento all'altro c'è caso che ti chiamino allontanandoti da lui? Allora è un porcaccione! Ti rispetta almeno un tantino? Che hai tu di comune con lui? Ride di te e per giunta ti deruba: ecco tutto il suo amore! Meno male che non ti picchia. Ma forse anche ti picchia. Domandagli un po' che ti sposi, se ne hai uno e ti riderà in faccia, a meno che non ti sputi addosso o non ti picchi: e anche lui forse non vale più di due soldi bucati. E pensa un po', per che cosa ti sei rovinata la vita qui? Perché ti danno da bere il caffè e ti fanno mangiare in abbondanza? Ma come mai ti fanno mangiare? Un'altra che fosse onesta non lo manderebbe giù un boccone così, perché saprebbe come mai la farebbero mangiare. Tu qui sei in debito, e sarai sempre in debito e sarai in debito fino alla fine, proprio fin quando i visitatori non cominceranno a sdegnarti. E questo avverrà presto! Non fidarti della tua giovinezza. Qui tutto andrà di galoppo e ti cacceranno fuori...

Dostojeskij mette sulle labbra del contorto protagonista delle "Memorie dal sottosuolo" queste parole di incoraggiamento verso una prostituta, Liza. La ragazza nell’ascoltarlo, dapprima tituba, poi si fida. Ma ancora una volta la bassezza umana gli si ritorce contro. Anche questo poeta di belle parole la sfrutta come gli altri uomini.
Una donna che si concede ai suoi amanti e non riceve amore. Che paradosso! Che sia stata un po' così anche la Samaritana al pozzo lo capiamo dai cinque mariti avuti in vita senza una storia definitiva. La donna va al pozzo con una brocca ad attingere acqua, ma in realtà quello che cerca, quello che desidera è un amore che la disseti veramente. Qui incontra Gesù, al pozzo. Dovete sapere che il pozzo era luogo di incontri. Nascevano amicizie ed amori a quei tempi. Il pozzo era luogo di fecondità, sorgente di vita. Gesù che è la vera vita, si siede sopra. E attende la samaritana. Incrocia il suo desiderio di amore, un pozzo senza fondo. Ma quale uomo può veramente estinguere la sete d’amore di una donna? La Samaritana al pozzo fa l’incontro della vita. Gesù è Colui che la salva dalla disperazione di non poter essere amata. A quel punto la brocca viene abbandonata, l’acqua del pozzo dimenticata. Ora potrà attingere ad un' acqua viva, per sempre.

 

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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