Gli uomini valgono più dei libri (dal film "Centochiodi" di E.Olmi)



La scena
Memorabile l’accesissimo confronto tra il Professore e il Sacerdote, tra cui avviene un fulmineo scambio di ruoli: così il Professore da “carnefice” diviene subito vittima delle feroci recriminazioni di un prete ironicamente indiavolato nella strenua difesa del patrimonio della propria esistenza, in un alternarsi di battute che senza alcun dubbio resteranno negli annali del cinema. Il Professore - e Olmi in totale partecipazione con lui – punta il dito contro Dio: «Sarà Lui alla fine dei tempi a dover rendere conto all’umanità di tutto il male che ha generato».



Brano tratto dal film "Centochiodi" di Ermanno Olmi (2007)

Centochiodi
Centochiodi è un film del 2007, scritto e diretto da Ermanno Olmi.
Uscito nelle sale italiane il 30 marzo 2007, è stato poi presentato fuori concorso al 60º Festival di Cannes nel maggio 2007.
 Un giovane professore di filosofia della religione che insegna all'università di Bologna, con un clamoroso gesto simbolico di ribellione – "crocifigge" letteralmente cento preziosi incunaboli della biblioteca universitaria – abbandona la propria vita di intellettuale affermato, scompare senza lasciare alcuna traccia e, mentre le forze dell'ordine lo cercano per quel vandalismo sacrilego, sceglie di stabilirsi in un cascinale in rovina lungo le rive del fiume Po, dove «impara a vivere con lentezza, a entrare in sintonia con la natura» e viene accolto con semplicità dagli abitanti del luogo, che lo chiamano, scherzosamente ma non troppo, Gesù, per il suo aspetto e la sua scelta di vita.

Entrato a far parte della comunità, partecipa alle feste di paese, viene aiutato a ricostruire il rudere che ha scelto come casa, il suo silenzioso carisma conquista tutti, ma fa amicizia in modo particolare con un giovane postino ed una ragazza che lavora in panetteria e che si innamora di lui.

Viene infine trovato dai Carabinieri quando cerca di utilizzare la propria carta di credito per aiutare i suoi nuovi amici, pesantemente multati per le costruzioni abusive a ridosso degli argini, nelle quali trascorrono le loro giornate. Ammette la responsabilità del proprio gesto ed ottiene gli arresti domiciliari, ma non ritorna più nella sua casa sul fiume, dove è atteso invano.

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