Angelus (Recitato e cantato dai ragazzi del Punto Giovane)



Testo della preghiera
Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo.
Amen

L'Angelo del Signore portò l'annuncio a Maria
Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.

Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

"Ecco, sono la serva del mio Signore."
 "Avvenga in me secondo la tua parola."

Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

E il Verbo si fece carne.
E venne ad abitare in mezzo a noi.

Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Prega per noi, santa Madre di Dio.
Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.

 

Recita
Franco Mastrolonardo, Paola Ragni, Gennj Fabbrucci

Musica di sottofondo
Suoni di ambiente  Rintocco di campane dal sito freesound.org

Canto
Autore Danilo Concordia. Cantano Marco Missiroli, Valentina Rastelli, Susanna Rossi. Suona Danilo Concordia

 

Preghiera devozionale
L'Angelus è una preghiera in ricordo del mistero dell'Incarnazione.

Il nome deriva dalla parola iniziale del testo in latino, Angelus Domini nuntiavit Mariae. Consiste di tre brevi testi che raccontano tale episodio, recitati come versetti e responsorio ed alternati con la preghiera dell'Ave Maria.

Tale devozione viene recitata tre volte al giorno, all'alba, a mezzogiorno ed al tramonto. In tali orari una campana, talvolta detta "campana dell'Angelus" o "campana dell'Ave Maria", viene suonata.

L'Angelus ricorda l'evento salvifico per cui, secondo il disegno del Padre, il Verbo, per opera dello Spirito Santo, si fece uomo nel grembo di Maria Vergine.

L'origine di questa pratica devozionale è da collocarsi, probabilmente, nei monasteri medievali. Mentre i monaci coristi cantavano le ore liturgiche, composte essenzialmente di salmi (conosciuti a memoria) e di antifone (lette dai codici esposti sui plutei), i conversi, spesso illetterati, interrompevano le loro occupazioni manuali e si univano alla preghiera. Le antifone variabili dell'ufficiatura erano sostituite da quelle fisse che commemoravano l'Incarnazione, mentre i tre salmi delle ore minori erano sostituite dall'Ave Maria. Un versetto e un'orazione concludevano la breve ufficiatura.

Al termine dell'Angelus si può recitare il Gloria per tre volte ed il Requiem aeternam una volta. Talvolta è in uso aggiungere anche la recita dell'Angelo di Dio. Nella versione presente nel Catechismo della Chiesa Cattolica al termine si recita solo il Gloria al Padre.

L'istituzione ufficiale dell'Angelus viene attribuita a Papa Urbano II. La recita tripla è ratificata anche dal re Luigi XI di Francia, il quale nel 1472 ordinò che fosse recitata tre volte al giorno.

A partire dal pontificato di papa Paolo VI, alcune emittenti radiofoniche e televisive, anche in Eurovisione, trasmettono la recita dell'Angelus: ogni domenica il Papa a mezzogiorno tiene un breve discorso al termine del quale recita l'Angelus che, nel Tempo Pasquale, viene sostituito dal Regina Coeli.

 

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