Testo della preghiera
Santa maria, madre di Dio,
in quel giorno di Natale tu hai provato
il disagio e la povertà della grotta,
la lontananza da casa, la mancata accoglienza,
ma lo stringere tra le braccia
il Figlio di Dio fatto bambino
ti ha fatto trasalire di quella gioia
che fa svanire ogni tristezza.
Noi oggi invece siamo sazi di cose
che però non bastano a renderci sereni.
Se il cuore è vuoto di verità
e non abbiamo la tua pace,
anche i cibi più raffinati sono privi di sapore.
Perciò muoviti a compassione di noi,
placa il nostro bisogno di felicità
e torna a deporre nella mangiatoia,
come quella notte facesti a Betlem,
il Pane vivo disceso dal cielo.
Perchè solo chi mangia di quel pane
non avrà più fame in eterno.
Recita
Valentina Rastelli
Musica di sottofondo
Improvvisazione musicale al pianoforte di Federico Fabbri.
Preghiera di contemplazione