«La beatissima Vergine Maria nel primissimo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale».
..con queste parole papa Pio IX proclama il dogma dell’Immacolata Concezione. Siamo nel 1854.
Di questa speciale custodia, di cui Maria è stata fatta oggetto, i fedeli se ne sono resi conto tuttavia ben prima. La tradizione della Chiesa orientale la venera infatti da secoli col termine Panaghìa, cioè “Tutta Santa”.
Quello che celebriamo oggi, però, è un giorno di festa non solo di Maria, ma per ognuno di noi, sta infatti a ricordarci che Dio non si arrende mai, che è così amorevolmente “testardo” da operare ogni volta un nuovo inizio!
Non si è arreso quel mitico giorno in Eden, in cui il peccato ebbe la meglio sul primo uomo e sulla prima donna.
Non si è arreso, no, non l’ha fatto, e ha pensato bene di preparare una ragazzina per il “grande riscatto”, un’adolescente preservata da ogni macchia – da qui il termine Immacolata – fin dal giorno della sua nascita.
E’ bello immaginare con quali occhi i suoi genitori, Gioacchino ed Anna, hanno guardato quella figlia speciale, fin dalla nascita: quando la allattavano; mentre le facevano le coccole; durante i suoi giochi; quando la addormentavano; mentre piangeva; quando faceva i capricci; durante il lavoro; e quando, ancora ragazzina, l’hanno vista sconvolta dopo l’annuncio dell’angelo, mentre il cuore le scoppiava in petto, in un momento in cui temeva di dire quanto le era accaduto, sapendo che, probabilmente, nessuno l’avrebbe creduta..
Grazie al “sì” di Maria Dio ha potuto ricominciare tutto di nuovo.
Il motivo di tutto ciò ce lo spiega splendidamente un teologo medioevale, che afferma: «Dio lo poteva fare, conveniva che lo facesse, quindi lo ha fatto!». Gesù ha amato sua mamma al punto tale da salvarla ancor prima che ella nascesse!
E siccome Dio ama salvarci “nel tempo”, opera mirabilmente ogni cosa “a suo tempo”. Nel 1858, infatti, appena quattro anni dopo la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, la Vergine appare in uno sperduto paesino del sud della Francia, ad una quattordicenne di nome Bernadette Soubirous.
Chissà se quel giorno Maria, di fronte alla ragazzina, si è ricordata del momento in cui anche lei, più o meno a quell’età, ha ricevuto la più sconvolgente delle visite?
A Bernadette, che le chiede chi fosse, Maria risponde: «Io sono l’Immacolata Concezione».
Nel cantico dei cantici lo sposo chiama la sposa: Vieni mia tutta bella!