Matteo 11, 28-30 con il commento di don Oreste Benzi



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Meditazione
Perché il giogo di Gesù è dolce? Come si chiama il giogo di Gesù? Il nome del giogo di Gesù è amore. E questo giogo che mette sopra di noi è l’amore. Le crisi da dove vengono? Quando ho lavorato per l’amore, arrivo a sera che sono il più felice del mondo; quando invece lavoro per orgoglio, sono il più infelice che esista. Lì sono la mia stanchezza e il mio peccato, aspettarsi un riconoscimento umano per quello che si fa (vi aspettavate che dicessero bene di voi, invece dicono male…). Chiedetevi: perchè siamo stanchi? Quando uno fatica per qualcuno che non ama, è disperato, quando uno fatica per qualcuno che ama, è il paradiso.

Recita
Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Oreste Benzi
Recita don Valerio Celli

La meditazione è tratta da "Pane quotidiano", bimestrale con le Letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi. L'utilizzo del testo è stato gentilmente concesso dall'Associazione Papa Giovanni XXIII

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