Luca 5, 27-32: "Proprio io?" (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Meditazione
La prima riga di Vangelo racconta l’inenarrabile. Appassiona questo susseguirsi impetuoso di verbi: vide, seguimi, si alzò, lo seguì. Se non sapessimo che è il Vangelo penseremmo ad una seduta di ipnosi. Ma Levi il pubblicano non è sotto ipnosi perché dopo quell’incontro cambia vita: radicalmente!
Dalle nostre parti si usa il termine flashiato, come uno che rimane sorpreso e stordito allo stesso tempo.
Una riga di Vangelo che stravolge la vita. Come è sconvolgente la narrazione evangelica.
E se tutto questo fosse un quadro?
Certamente sarebbe la Vocazione di Matteo del Caravaggio. Bellissimo. Gesù entra nel locale, fissa lo sguardo punto il dito. E quel dito si allunga verso Matteo che sorpreso sembra dire:"Proprio io?". E lascia presagire dalla postura il lasciarsi afferrare da questo sguardo, il suo alzarsi e il suo seguirlo. Un quadro non ha parole, ma rispetto al suono della parola ha il movimento della luce. Sentite queste parole di commento:

La luce viene da Gesù ma in un certo qual modo lo supera; perché la vocazione è da Dio. Dio chiama alla vita e chiama all’amore. Perché ogni chiamata è chiamata all’amore. Gesù è la luce, ma Lui stesso verrà trasfigurato, come a dire che c’è un oltre che lo precede. E’ il movimento del Mistero dell'Amore che parte dal Padre e attraverso lo Spirito ci viene visibilizzato dal Figlio, il Cristo. La vocazione ad amare parte dall’Amore che chiama ogni creatura a sé. Levi rimane flashiato da questo Mistero.

Recita
Federico Fedeli

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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