Vespri



Testo del Vespro
Celebriamo i Vespri nel giorno di Martedì del Tempo Ordinario. Ogni stagione è tempo di preghiera. L’autunno è tempo di ascolto, di lenta e faticosa attesa. E' il tempo dell’Avvento, dell’incubazione, della terra che copre il suo segreto: il grano che sta sotto non si vede. L’autunno è il tempo della fede: del credere ciò che non è ancora, del credere che sarà, che fiorirà, che darà frutti.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo. *
Come era nel principio, ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Canone del giorno
C'era un giorno in cui un uomo
Andò incontro a Gesù:
Era un uomo straniero che viveva laggiù,
Molto amato da tutti per le sue virtù.
Ho sentito parlare così tanto di Te;
C'è un mio servo che muore
Ed io so che non c'è uno che può
Salvare all'infuori di Te.

Io ti prego, Signore,
Non entrare da me,
Perché so che il mio cuore
Non è degno di Te.
Ma con una parola
Sono certo, Signore,
Tu potrai guarire
Questo mio servitore.

Quando a sera si torna a casa cantando, significa che nel cuore alberga la pace. Non abbiamo sopportato la giornata, ma l'abbiamo vissuta. E il Signore ci ricompensa con il riposo del corpo e dell'anima attorno al focolare domestico.

Inno del giorno
Accogli o padre buono
il canto dei fedeli
nel giorno che declina.

Tu al sorgere della luce
ci chiamasti al lavoro
nella mistica vigna.

Or che il sole tramonta
largisce agli operai
la mercede promessa.

Da ristoro alle membra
e diffondi nei cuori
la pace del tuo spirito.

La tua grazia sia pegno
della gioia perfetta
nella gloria dei santi.

A te sia la lode o padre
al figlio e al santo spirito
nei secoli dei secoli.
Amen.

Il salmo che segue è un canto nazionale di dolore, sono coinvolti nelle parole del salmista la mano, la lingua, il palato, la voce, le lacrime, cioè il corpo umano, è un'invocazione integrale di guarigione e di liberazione.

Ant. Cantiamo e inneggiamo alla tua potenza Signore

Salmo 136
Sui fiumi di Babilonia,
là sedevamo piangendo
al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
canzoni di gioia, i nostri oppressori:
«Cantateci i canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme,
si paralizzi la mia destra;

mi si attacchi la lingua al palato,
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. Cantiamo e inneggiamo alla tua potenza Signore

Lettura breve Col 3,16
La Parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali.

Responsorio breve
Io ti prego, Signore,
Non entrare da me,
Perché so che il mio cuore
Non è degno di Te.
Ma con una parola
Sono certo, Signore,
Tu potrai guarire
Questo mio servitore.

Il canto del Magnificat non è per i potenti, ma per gli umili che sono innalzati, per gli affamati che son ricolmati di beni, per Israele ammalato che viene soccorso.

Cantico della Beata Vergine Lc 1, 46-55
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Intercessioni
Preghiamo Cristo Signore nostro, sempre presente in mezzo al popolo, che si è acquistato a prezzo del suo sangue:
Io ti prego, Signore, non entrare da me.
Perché so che il mio cuore non è degno di Te.
Ma con una parola sono certo, Signore.
Tu potrai guarire questo mio servitore.

Re delle genti, illumina i popoli e coloro che li guidano,
- perché operino concordemente al bene comune nello spirito del Vangelo.

Tu che hai spezzato le antiche catene,
- libera i redenti da ogni forma di schiavitù.

Fa' che i nostri giovani si impegnino al servizio del bene:
- corrispondano generosamente alle esigenze della vocazione cristiana.

Fa' che la vita dei fanciulli sia modellata sulla tua:
- crescano in sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Accogli i nostri fratelli defunti nella pace della tua dimora,
- dove un giorno speriamo di ritrovarci per regnare sempre con te.

Padre nostro
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra…
come in cielo così in terra…
così in terra…
Dacci oggi il nostro pane
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci abbandonare alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

Orazione
Ti rendiamo grazie, Dio onnipotente, che ci hai guidati attraverso le fatiche di questo giorno; fa' che le nostre mani alzate nella preghiera vespertina siano un sacrificio a te gradito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

Recita
Franco Mastrolonardo, Paola Ragni, Francesca Cevoli, Tommaso Selva, Elisabetta Liccardi, Sara Urbinati, Veronica Bigucci

Musica di sottofondo
Al salmo Autore: Leonardo Rossi. Improvvisazione alle tastiere. Suona Leonardo Rossi
Suoni di ambiente Ruscelli alpini, cinguettio di uccelli dal sito freesound.org

Canti
Inno Autore: Emily Lepri. Canta Emily Lepri. Suona Emily Lepri.
Canone Autore: anonimo. Il centurione. Canta Valentina Rastelli. Suonano Federico Fabbri, Gabriele Fabbri e Leonardo Rossi
Magnificat Autore: Anonimo. Cantano Adelisa Lepore, Susanna Rossi e Valentina Rastelli. Suona Gabriele Fabbri
Padre nostro Autore: Danilo Concordia su musica di "The Lord's Prayer". Cantano Elisa Grassi e Danilo Concordia. Suona Danilo Concordia.

Preghiera liturgica
Il Tempo Ordinario ci fa percorrere l'intero anno con il ritmo delle sue stagioni. Siamo in Autunno. Allora come sottofondi audio ascoltiamo la campanella della scuola che riporta sui banchi gli studenti, i passi sulle foglie secche, il vento che annuncia i freddi invernali e i timidi canti degli uccellini tra cui il pettirosso. A livello grafico le immagini della Home si colorano di mille sfumature dorate e rossastre, dolci e tenere ai nostri sguardi.

Tutti i suoni sono registrati dai ragazzi del Punto Giovane oppure presi liberamente dal sito www.freesound.org con Diritti Creative Commons.
Il Tempo Ordinario, più di ogni altro tempo liturgico, ci fa lavorare sulla quotidianità della nostra vita. Ciascun giorno ha un suo significato preciso e in Pregaudio il ciclo settimanale ci permette di approfondire il "proprium" spirituale del giorno che viviamo.
In Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua un unico canone musicale da il tema del tempo liturgico per tutti i giorni. Nel Tempo Ordinario ogni giorno della settimana ha il suo canone, perché, appunto, ogni giorno ha il suo significato spirituale.

Il Martedì è il giorno della guarigione. Spesso ci accorgiamo, lungo il viaggio della nostra vita, di essere sproporzionati alla missione che Dio ci affida. Questo soprattutto per le fragilità strutturali e per le nostre ferite psicologiche e spirituali. Così abbiamo bisogno di chiedere la guarigione, così come nel Vangelo ha fatto il Centurione romano. Così si esprime il canone musicale: “So che il mio cuore non è degno di Te. Ma con una parola sono certo, Signore, Tu potrai guarire questo mio servitore."
Nei Vespri del Martedì chiediamo l'intervento di Dio sulle nostre fragilità. L'inno invoca la mercede promessa, il ristoro delle membra e la pace nei cuori. Nel salmo il popolo di Israele invova il ritorno a casa perchè vive il dolore della deportazione.

Cosa sono i Vespri?
Un tempo delicato e intimo è quello che precede la sera. E’ il tempo del tramonto che muove nel cuore un senso di commozione, di smarrimento, ma anche di profonda gratitudine. La preghiera che celebra questo tempo è la preghiera dei vespri. Ascoltare i vespri mentre si passeggia contemplando un tramonto o in macchina tornando dal lavoro è una esperienza spiritualmente significativa.

Come funzionano i Vespri in Pregaudio?
In Pregaudio questa preghiera viene fissata con uno schema molto semplice, accorciando sensibilmente la struttura “canonica”. La struttura di quattro settimane viene a ridursi ad una sola settimana. Viene tolto un salmo e il cantico e viene lasciato un solo salmo, quello che ritenevamo più rappresentativo del giorno.
Pur riducendolo di alcune parti il vespro non perde il suo carattere liturgico. Anzi chi ascolta la preghiera è aiutato attraverso le didascalie a comprendere meglio le parti più importanti del vespro. All'inizio viene inquadrato il tempo liturgico nel quale la preghiera è inserita. Lo si fa con una semplice didascalia e con un motivo cantato. Subito dopo viene inquadrato il giorno e il momento della giornata. Un giovedì è diverso da un lunedì e la sera è ovviamente diversa dal mattino. Così anche i rumori di sottofondo vanno a prendere i suoni tipici della sera, come un fuoco acceso nel caminetto o un suono di campane in lontananza. Se siamo d'inverno potremmo sentire un vento impetuoso o in primavera uno stormo di uccelli in volo. Attraverso un ritmo che alterna con leggerezza preghiere e canti il vespro si ascolta quindi volentieri.

Cosa significa pregare di martedì?
Una volta partiti, da subito, constatiamo la nostra fragilità e siamo costretti a chiedere a Dio la guarigione. Infatti nel nostro cammino umano e spirituale capita di ammalarsi. Pertanto come per il fisico chiediamo l'intervento del medico, così per le malattie spirituali chiediamo l'intervento di Gesù. "Signore Gesù vedi che sono malato e solo: ti prego guariscimi”.
Il tema spirituale più vicino al giorno del martedì è certamente la preghiera di guarigione.

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