Kommt ihr Töchter



Meditazione musicale

Testo del libretto
Kommt, ihr Töchter, helft mir klagen  
Sehet - Wen? - den Bräutigam,  
Seht ihn - Wie? - als wie ein Lamm!,    
Sehet, - Was? - seht die Geduld,  
Seht - Wohin? - auf unsre Schuld  
Sehet ihn aus Lieb und Huld Holz zum Kreuze selber tragen!   

Choral
O Lamm Gottes, unschuldig
Am Stamm des Kreuzes geschlachtet
Allzeit erfunden geduldig,
Wiewohl du warest verachtet.
All Sünd hast du getragen,
Sonst müßten wir verzagen.
Erbarm dich unser, o Jesu !

Traduzione
Venite, fanciulle, piangete con me!
Guardate! - Chi? - lo sposo
Guardatelo! - come? - come un agnello
Guardate! - Cosa? - Guardate la sua pa­zienza 
Guardate - dove? - alla nostra colpa.
Guardatelo, pieno di amore e di misericordia,
porta lui stesso il legno della croce.

Corale
O agnello innocente di Dio,
sgozzato al tronco della croce. . 
Sei sempre stato paziente,
anche se oggetto di disprezzo.  
Tutti i peccati hai preso su di te,
e senza di te saremmo disperati.  
Abbi pietà di noi, o Gesù!.

 

 

Autore
Johann Sebastian Bach. Passione secondo Matteo.Kommt, ihr Toechter.
Diritti Creative Commons.

Libretto
Picander

Canta
Coro Pueri Cantores del Veneto, coro di voci bianche. Diritti Creative Commons

Immagine
Sorelle clarisse di Sant'Agata Feltria

La Passione secondo Matteo
Il brano che apre la Passione secondo Matteo è uno dei più belli della storia della musica, ma è anche uno dei più complessi.
Sedici battute strumentali introducono la tonalità di mi minore che ricoprirà un ruolo importante in tutta la passione. Non temi ben definiti, ma un procedere lento, serpeggiante, una musica che non procede per salti ma per intervalli minimi.
Su questo tessuto si inserisce il primo coro con il suo invito ad unirsi al pianto per la condanna a morte di Cristo. E' un coro solenne anche se triste. Rappresenta la processione delle figlie di Sion che si avvicinano al "loro sposo" messo a morte.
Il tema musicale discendente simboleggia l'umiliazione del Figlio dell'uomo, il suo abbasamento, la kenosi, fino alla spogliazione sulla croce.

A rendere animata la scena iniziale interviene il secondo coro che interrompe il pianto delle fanciulle con una serie di domande: chi dobbiamo guardare? come? che cosa? dove? Al corteo che rappresenta la sposa dell'Agnello si contrappone la folla, coloro che non sanno, che vivono l'indifferenza del momento ma sono curiosi di sapere.

Così si crea un fitto dialogo tra i due cori: domande e risposte.
Al dialogo si sovrappone un terzo coro di voci bianche che intonano l'Agnello di Dio. E' un corale, che nella Passione di Bach, esprime sempre la testimonianza della fede della Chiesa. Ne viene fuori una scena di grande concitazione che coinvolge tutti gli abitanti di Gerusalemme. E' una introduzione coinvolgente per lo spettatore. Con le dovute proporzioni, questa convocazione ci ricorda l'inizio del musical "Forza venite gente" su san Francesco.

Nella sezione finale del brano il secondo coro si unisce al primo nel cantare il testo, tralasciando le domande. Come una avvenuta presa di consapevolezza del dramma o una evangelizzazione recepita.

"La forza espressiva di questo primo 'movimento' della Pas­sione si basa su una doppia immagine: da una parte la processione delle figlie di Sion che si avvicinano al loro 'fidanzato' messo a morte ... (tema di­scendente che simbolizza l'incarnazione), dall'altra parte sullo sviluppo sinfonico, in cui a queste ondate di pianto umano (simbolizzato dal tema ascendente) si oppone un basso sovrano che gravita nella vicinanza dell'eternità divina" (Bourgeois).

La Passione come genere musicale
Il genere musicale della Passione affonda le sue origini nel Medioevo. E’ importante distinguere le Passioni dalle Sacre Rappresentazioni benché si assomiglino molto. Queste ultime erano fuori del contesto liturgico e assomigliavano più ad una catechesi di stile teatrale che ad una preghiera fatta in Chiesa.
Non dobbiamo però disconoscere una certa somiglianza. Ad esempio già dal 1200, benché la lingua delle Passioni fosse circoscritta al Latino, lingua ufficiale della liturgia, si raccomandava che non tutta la Passione venisse letta con lo stesso tono, ma le parole di Cristo venissero rese con un tono più dolce, quelle dell’evangelista con voce normale e quella degli “ampissimi giudei” (cioè della folla) con grida ed asprezza. Il tutto doveva essere letto da una sola persona.
Con l’arrivo dell’Umanesimo, il teatro profano comincia a manifestare alcuni abusi sulle rappresentazioni teatrali e la chiesa, in special modo Martin Lutero con la nascente chiesa protestante, chiese il divieto di manifestazioni che considerava mascherate sacre, custodendo così la purezza della Parola di Dio. Lo stesso succede con la Chiesa Cattolica dove in alcuni luoghi come a Roma all’oratorio del Gonfalone ogni anno i “poveracci" che impersonificavano Giuda, Pilato e i soldati romani rischiavano ogni volta di essere linciati dal pubblico che non distingueva tra l’interprete e il personaggio.
Ma ciò che muore da una parte rinasce dall’altra. Così le Passioni liturgiche assumono vesti nuove. Si aggiungono voci e volti all’unica interpretazione e la chiesa protestante dà il via libera alla lingua tedesca che sostituisce il liturgico latino.
Si diffonde la Passione Oratorio dove oltre il recitativo, cioè il racconto evangelico vengono inserite arie e cori di commento, riprese da testi liberamente ispirati.

Nella Passione secondo Matteo, unanimemente considerata il capolavoro del genere della Passione, i testi liberi non provengono da una pluralità di fonti, ma sono tutti dello stesso autore: Christian Friederich Henrici, detto Picander. Questi lavorava con Bach, un po' come Mogol e Battisti, ovviamente con le debite distanze.
La prima esecuzione della Passione secondo Matteo avvenne nella Chiesa di san Tommaso nel Venerdì Santo del 1729. Questa chiesa fu scelta da Bach per il doppio complesso corale, cioè disponeva di due tribune per il coro e gli dava modo di ottenere effetti insoliti che oggi chiameremmo stereofonici. Gli servì sopratutto per il primo brano dove i due cori giocano sulla domanda e la risposta circa la identità del Messia condannato a morte.

Un commerciante che era in Lipsia per i suoi affari il venerdì 11 aprile 1727 scrisse una lettera alla moglie . " Ho chiesto la chiesa più vicina e mi hanno mandato a San Tommaso. All'interno c'era un uomo che che era molto affaccendato nell' organizzare un'orchestra e un coro . Qualcuno mi ha detto che era Herr Bach, il Kappelmeister. Poi la Messa è iniziata e ti posso giurare, amata moglie, che la sua musica mi ha innalzato al cielo. Non ho mai mai sentito una musica così stupefacente. Ho voluto assistere alla messa del Venerdì Santo, ma mi sono ritrovato in cielo ".

La declamazione dell’evangelista nel recitativo è affidata al tenore e accompagnata dal basso tenore. Gli interventi di Gesù sono invece accompagnati dagli archi. Questo procedimento fa si che le parole del Cristo siano circondate da una specie di aureola musicale e permette anche agli ascoltatori di capire meglio quale è la figura di Gesù nel recitativo.

Un altro elemento musicale caratteristico della Passione secondo Matteo è dato dalla parola gekreuziget (crocifisso) sottolineata da un vocalizzo con ben quattro diesis. Ora la parola diesis in tedesco si dice Kreuz, proprio come croce. E’ il coro a proclamare più volte questa parola. Il coro è sempre confuso, mai lineare, si intrecciano le parti, sono presenti dissonanze; sono figure anonime e deformi di fronte alla dignità del Messia.

 

Meditazione musicale

Il brano che apre la Passione secondo Matteo è uno dei più belli della storia della musica, ma è anche uno dei più complessi.
Sedici battute strumentali introducono la tonalità di mi minore che ricoprirà un ruolo importante in tutta la passione. Non temi ben definiti, ma un procedere lento, serpeggiante, una musica che non procede per salti ma per intervalli minimi.
Su questo tessuto si inserisce il primo coro con il suo invito ad unirsi al pianto per la condanna a morte di Cristo. E' un coro solenne anche se triste. Rappresenta la processione delle figlie di Sion che si avvicinano al "loro sposo" messo a morte.
Il tema musicale discendente simboleggia l'umiliazione del Figlio dell'uomo, il suo abbasamento, la kenosi, fino alla spogliazione sulla croce.

A rendere animata la scena iniziale interviene il secondo coro che interrompe il pianto delle fanciulle con una serie di domande: chi dobbiamo guardare? come? che cosa? dove? Al corteo che rappresenta la sposa dell'Agnello si contrappone la folla, coloro che non sanno, che vivono l'indifferenza del momento ma sono curiosi di sapere.

Così si crea un fitto dialogo tra i due cori: domande e risposte.
Al dialogo si sovrappone un terzo coro di voci bianche che intonano l'Agnello di Dio. E' un corale, che nella Passione di Bach, esprime sempre la testimonianza della fede della Chiesa. Ne viene fuori una scena di grande concitazione che coinvolge tutti gli abitanti di Gerusalemme. E' una introduzione coinvolgente per lo spettatore. Con le dovute proporzioni, questa convocazione ci ricorda l'inizio del musical "Forza venite gente" su san Francesco.

Nella sezione finale del brano il secondo coro si unisce al primo nel cantare il testo, tralasciando le domande. Come una avvenuta presa di consapevolezza del dramma o una evangelizzazione recepita.

"La forza espressiva di questo primo 'movimento' della Pas­sione si basa su una doppia immagine: da una parte la processione delle figlie di Sion che si avvicinano al loro 'fidanzato' messo a morte ... (tema di­scendente che simbolizza l'incarnazione), dall'altra parte sullo sviluppo sinfonico, in cui a queste ondate di pianto umano (simbolizzato dal tema ascendente) si oppone un basso sovrano che gravita nella vicinanza dell'eternità divina" (Bourgeois).

Autore
Johann Sebastian Bach. Passione secondo Matteo.Kommt, ihr Toechter.
Diritti Creative Commons.

Libretto
Picander

Canta
Coro Pueri Cantores del Veneto, coro di voci bianche. Diritti Creative Commons

Immagine
Sorelle clarisse di Sant'Agata Feltria

Testo del libretto
Kommt, ihr Töchter, helft mir klagen
Sehet - Wen? - den Bräutigam,
Seht ihn - Wie? - als wie ein Lamm!,
Sehet, - Was? - seht die Geduld,
Seht - Wohin? - auf unsre Schuld
Sehet ihn aus Lieb und Huld Holz zum Kreuze selber tragen!

Choral
O Lamm Gottes, unschuldig
Am Stamm des Kreuzes geschlachtet
Allzeit erfunden geduldig,
Wiewohl du warest verachtet.
All Sünd hast du getragen,
Sonst müßten wir verzagen.
Erbarm dich unser, o Jesu !

Traduzione
Venite, fanciulle, piangete con me!
Guardate! - Chi? - lo sposo
Guardatelo! - come? - come un agnello
Guardate! - Cosa? - Guardate la sua pa­zienza
Guardate - dove? - alla nostra colpa.
Guardatelo, pieno di amore e di misericordia,
porta lui stesso il legno della croce.

Corale
O agnello innocente di Dio,
sgozzato al tronco della croce. .
Sei sempre stato paziente,
anche se oggetto di disprezzo.
Tutti i peccati hai preso su di te,
e senza di te saremmo disperati.
Abbi pietà di noi, o Gesù!.

 

La Passione come genere musicale
Il genere musicale della Passione affonda le sue origini nel Medioevo. E’ importante distinguere le Passioni dalle Sacre Rappresentazioni benché si assomiglino molto. Queste ultime erano fuori del contesto liturgico e assomigliavano più ad una catechesi di stile teatrale che ad una preghiera fatta in Chiesa.
Non dobbiamo però disconoscere una certa somiglianza. Ad esempio già dal 1200, benché la lingua delle Passioni fosse circoscritta al Latino, lingua ufficiale della liturgia, si raccomandava che non tutta la Passione venisse letta con lo stesso tono, ma le parole di Cristo venissero rese con un tono più dolce, quelle dell’evangelista con voce normale e quella degli “ampissimi giudei” (cioè della folla) con grida ed asprezza. Il tutto doveva essere letto da una sola persona.
Con l’arrivo dell’Umanesimo, il teatro profano comincia a manifestare alcuni abusi sulle rappresentazioni teatrali e la chiesa, in special modo Martin Lutero con la nascente chiesa protestante, chiese il divieto di manifestazioni che considerava mascherate sacre, custodendo così la purezza della Parola di Dio. Lo stesso succede con la Chiesa Cattolica dove in alcuni luoghi come a Roma all’oratorio del Gonfalone ogni anno i “poveracci" che impersonificavano Giuda, Pilato e i soldati romani rischiavano ogni volta di essere linciati dal pubblico che non distingueva tra l’interprete e il personaggio.
Ma ciò che muore da una parte rinasce dall’altra. Così le Passioni liturgiche assumono vesti nuove. Si aggiungono voci e volti all’unica interpretazione e la chiesa protestante dà il via libera alla lingua tedesca che sostituisce il liturgico latino.
Si diffonde la Passione Oratorio dove oltre il recitativo, cioè il racconto evangelico vengono inserite arie e cori di commento, riprese da testi liberamente ispirati.

Nella Passione secondo Matteo, unanimemente considerata il capolavoro del genere della Passione, i testi liberi non provengono da una pluralità di fonti, ma sono tutti dello stesso autore: Christian Friederich Henrici, detto Picander. Questi lavorava con Bach, un po' come Mogol e Battisti, ovviamente con le debite distanze.
La prima esecuzione della Passione secondo Matteo avvenne nella Chiesa di san Tommaso nel Venerdì Santo del 1729. Questa chiesa fu scelta da Bach per il doppio complesso corale, cioè disponeva di due tribune per il coro e gli dava modo di ottenere effetti insoliti che oggi chiameremmo stereofonici. Gli servì sopratutto per il primo brano dove i due cori giocano sulla domanda e la risposta circa la identità del Messia condannato a morte.

Un commerciante che era in Lipsia per i suoi affari il venerdì 11 aprile 1727 scrisse una lettera alla moglie . " Ho chiesto la chiesa più vicina e mi hanno mandato a San Tommaso. All'interno c'era un uomo che che era molto affaccendato nell' organizzare un'orchestra e un coro . Qualcuno mi ha detto che era Herr Bach, il Kappelmeister. Poi la Messa è iniziata e ti posso giurare, amata moglie, che la sua musica mi ha innalzato al cielo. Non ho mai mai sentito una musica così stupefacente. Ho voluto assistere alla messa del Venerdì Santo, ma mi sono ritrovato in cielo ".

La declamazione dell’evangelista nel recitativo è affidata al tenore e accompagnata dal basso tenore. Gli interventi di Gesù sono invece accompagnati dagli archi. Questo procedimento fa si che le parole del Cristo siano circondate da una specie di aureola musicale e permette anche agli ascoltatori di capire meglio quale è la figura di Gesù nel recitativo.

Un altro elemento musicale caratteristico della Passione secondo Matteo è dato dalla parola gekreuziget (crocifisso) sottolineata da un vocalizzo con ben quattro diesis. Ora la parola diesis in tedesco si dice Kreuz, proprio come croce. E’ il coro a proclamare più volte questa parola. Il coro è sempre confuso, mai lineare, si intrecciano le parti, sono presenti dissonanze; sono figure anonime e deformi di fronte alla dignità del Messia.

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